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Tommaso Porta

Le 8 Tele di grande formato che questo esponente di spicco del Vedutismo veneto settecentesco ha dipinto per l'istituto

Le Tele del Porta

Scopri le 8 grandi Tele del Porta ospitate dal 1750

Scopri le Tele del Porta

Un approfondimento quadro per quadro in collaborazione con la prof.ssa Semizzi

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Paesaggio con Angelo e Tobiolo 
La scena più antica tra quelle rappresentate da Tommaso Porta nelle otto tele è quella, tratta dalla Bibbia, che rappresenta l’Arcangelo Gabriele, l’Arcangelo della guarigione, che aiuta Tobiolo, figlio di un vecchio cieco, a ricavare da un luccio l’unguento per guarire il padre. Nella stessa tela vi è inoltre un’anticipazione, data dalla presenza di due vecchi e del cane, della scena successiva, che vede Tobiolo tornare a casa e guarire il padre. Scopri di più

Paesaggio con San Girolamo 
Proseguendo sul tema della solitudine e della ricerca di Dio c’è San Girolamo nel deserto.
San Girolamo è un personaggio straordinario vissuto nel IV secolo, che viene rappresentato nel momento in cui si ritirò nel deserto dopo una conversione, alla ricerca di Dio. è vestito di rosso, con in mano una pietra e un crocifisso.
Inoltre è presente uno sfondo che esprime serenità per coloro che devono ritirarsi a meditare, è roccioso ma anche sabbioso, con acqua e uccelli. Scopri di più

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Paesaggio con ruderi classici e San Benedetto  
Questa tela conclude la visita delle opere del Porta al’interno della sala delle conferenze
questa è anche la tela con più misteri iconografici, la tela rappresenta un santo di origini monastiche sconosciute che nel meditare trova una persona dai tratti indefiniti che viene trascinata da un grosso granchio a riva, le si avvicina e con sicurezza l’aiuta. Nei racconti iconografici non si riesce trovare un racconto simile, per questo è il quadro più misterioso e bizzarro.
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Paesaggio con ruderi e San Benedetto
Nonostante i problemi iconografici di questa tela si ipotizza che il quadro centrale voglia rappresentare un miracolo di San Benedetto, anche se in un catalogo del 43’ si trova scritto che si tratta di un episodio legato al mistero della Trinità e Sant’Agostino; infatti basandosi sulla trama delle due storie quest’ultima sarebbe più plausibile, in quanto nella prima ipotesi ricollegandosi al quadro mancherebbe il convento, la conciliazione e il padre che è uno dei personaggi principali. Scopri di più

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Paesaggio con Maddalena Penitente
In questo quadro vediamo la Maddalena, in meditazione all’interno di una grotta, un po’ svestita per indicare che l’unica cosa di cui aveva bisogno era quello di Dio.
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San Benedetto tentato dal demonio 
Una ricostruzione realistica del paesaggio della città di Verona nel 700 in cui il soggetto principale è la storia di Benedetto, un frate ostacolato dal diavolo.
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Paesaggio con San Benedetto che cammina sull'acqua
La tela rappresenta il miracolo di San Benedetto: un giovane monaco salvò un uomo che stava annegando in un fiume riuscendo a camminare sull’acqua grazie alla benedizione di Benedetto, al tempo monaco. La pala è divisa in due, nella parte destra della tela è presente l’intera narrazione, mentre nella parte di sinistra è presente la componente paesaggistica del dipinto. Porta, utilizzò il pennello quasi asciutto e, seguendo i canoni che stavano andando maggiormente in voga nel 1700, dipinse su una tela molto sottile. Scopri di più

Paesaggio con Fuga in Egitto
La tela raffigura l’episodio del Vangelo che narra il momento in cui i Re Magi andarono ad adorare il futuro Re appena nato. Fecero l’errore di dirigersi dal Re Erode, il quale, però, non aveva eredi. Diede quindi l’ordine di ucciderlo per paura che egli potesse sottrargli il trono. Giuseppe, padre del bambino, in sogno venne avvisato da un angelo di scappare; per questo con la famiglia si diresse in Egitto. Scopri di più

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Biografia di Tommaso Porta.


Allievo di Pieter Mulier detto il Tempesta (1637-1701), Tommaso Porta, detto anche il Bresciano, è stato un esponente di spicco del vedutismo veneto settecentesco. Sulle tracce, sull'esempio di Giuseppe Zais e di Sebastiano Ricci dipinse paesaggi arcadici, con colori luminosi, indugiando sui particolari come casolari turriti, armenti accompagnati da pastori da pastorelle e da viandanti, borghi e antichi edifici, contadini in sosta in riva a un lago, ponti lanciati attraverso piccoli fiumi, sullo sfondo azzurrino delle Prealpi.

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Ha ideato boschetti, con uomini che cacciano l'orso o che si divertono a giocare a palla. Oltre a dipinti ad olio, di medio e anche di grande formato, ha decorato ad affresco pareti e soffitti di settecentesche ville e palazzi veneti, tra cui la Villa Trissino Marzotto a Trissino, la Villa Pompei Carlotti ad Illasi, la Villa Pellegrini Marioni Pullè a Chievo e il Palazzo Serpini Salvetti Paletta Dai Pre a Verona. Tommaso Porta si avvalse della collaborazione del figlio Andrea. Oltre a firmare con nome e cognome, essi avevano ideato un curioso modo per identificare le loro opere: una pianta di tarassaco indicava l'intervento di Pietro e un cagnolino quello di suo figlio Andrea. 

Indirizzo

Educandato Statale Agli Angeli Verona - Via Cesare Battisti, 8 37122 Verona

Contatti

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