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Restauro

A cura della dr.ssa Attilia Todeschini

Buongiorno, io sono Attilia Todeschini, una restauratrice e opero, purtroppo o per mia fortuna, in questo campo da più di trent'anni nel territorio di Verona, provincia ed anche fuori provincia, diciamo in Veneto, Lombardia, Trentino e anche Lazio. Ho la fortuna di fare questo lavoro da molti anni, che oltre a essere un lavoro necessario per me, è la mia passione, sviluppatasi da quando ero ragazza ed avevo la vostra età (ero in prima liceo classico), in una lunga supplenza di storia dell'arte, mi sono innamorata di questa materia e dell'aspetto del recupero di ciò che è andato perso, come l’archeologia. La mia strada poi mi ha portato verso questo lavoro, un lavoro manuale, che necessita anche di una grande concentrazione, di una grande volontà di conoscenza, almeno dell'aspetto tecnico. Ho fatto il liceo classico alla scuola di restauro di Firenze e poi mi sono già a 22 anni avviata verso questa professione, la quale fortunatamente continua.

 Sono stata chiamata dall’Educandato per partecipare alla allora gara interna per il restauro dei quadri.Voi sapete che sono stati commissionati dall’ Educandato e che adornavano la sala del refettorio durante la guerra. Sapete anche che questo Istituto era diventato un comando tedesco, e che comunque prima del loro arrivo, tutte le opere pregevoli di Verona erano state messe in sicurezza. Quindi erano state tolte dalla loro collocazione e messe in depositi per evitarne la distruzione sotto eventuali bombardamenti. Appena dopo la guerra, queste opere erano state prese in mano ed erano state restaurate, ma non era possibile collocarle nella loro sede originaria, così erano situate in un deposito da arrotolate, poiché quel deposito non poteva contenere tali dimensioni. Forse sapete che due di queste erano state esposte nello Scalone d'onore della Gran Guardia ad adornare le pareti e da lì erano state tolte non molti anni fa, quando hanno iniziato i lavori di restauro della Gran Guardia. Passano i decenni, non gli anni e questi quadri giacciono arrotolati in un deposito. Finalmente dopo varie vicessitudini di molti tipi, un po' più di 10 anni fa l'educandato rientra in possesso di questi dipinti e trova la forza economica per affrontare il restauro.

Come li trovo? Mi vengono fatti trovare qua sotto nel negli scantinati, arrotolati ed avvolti da 45 anni in una carta che era stata giustamente messa a protezione della pellicola pittorica, chiamata velinatura, ed erano stati a suo tempo foderati; così era stato applicato loro un doppio strato di aggrappaggio di tela per evitare perdite di colore. Quindi obiettivamente erano messi in sicurezza, ma 50 anni di sussistenza arrotolata diciamo che non hanno giovato. Io mi sono approcciata a questo lavoro con un enorme punto di domanda, perché non era possibile aprirli e vederne l'effettivo stato, quindi mi sono documentata e pian pianello abbiamo iniziato i lavori. Mi sono avvalsa della collaborazione, naturalmente, delle mie collaboratrici, eravamo in 7.

Abbiamo costruito una catena di lavoro, perché non era possibile lavorare tutti contemporaneamente. Abbiamo speso qualche mese per mettere a punto la metodologia, che è l'aspetto di studio preliminare più consistente, e che poi quando l'hai messa a punto parti con il restauro. Diciamo che abbiamo trovato i dipinti in una condizione discreta per quello che era, le problematiche principali erano tre: in primis togliere loro quell'impronta di arrotolamento che giaceva da 40/50 anni, perché la tela ha una memoria, quindi una volta che si è arrotolata una cosa, non la si può stendere completamente. La seconda problematica era quella delle muffe, che sono golose di colle,e queste lavorazioni erano a base di Colle di vario genere, e i cui quadri erano mantenuti al buio, arrotolati e fermi immobili in una situazione di temperatura stabile ideale,insomma queste muffe si erano sviluppate. Poi ulteriore problema, la maneggevolezza, dimensioni di questo genere non si muovono facilmente, quindi sono state messe a punto le procedure, portati qua ed uno alla volta presi in mano e fatti rotolare, portandoli tutti allo stesso livello, quantomeno di appianamento. Poi sono stati ripristinati i telai che erano stati fatti nel dopoguerra e che erano ancora planari,dato che il legno aveva tenuto molto bene, sono state poste delle fasce di aggancio provvisorie, per tenerle in una tensione momentanea, in modo che perdessero la memoria dell’arrotolamento, e fatti dei fissaggi, per far sì che questa memoria non ci fosse caso che tornasse più. Dopodiché, si è passati dal telaio interinale, cioè provvisorio, a quello finale e poi si è iniziata la parte estetica, cioè quella che riguarda la fruizione dell'immagine,dato che era coperta da uno strato di vernice veramente molto ingiallito ed alterato, che è stata tolta e questo ha fatto affiorare le lacune del colore, che sono state integrate, riverniciate e collocate sul telaio definitivo. Inoltre anche le cornici sono state ripristinate e ricollocate qua dove le vedete.


Indirizzo

Educandato Statale Agli Angeli Verona - Via Cesare Battisti, 8 37122 Verona

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