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Paesaggio con fuga in Egitto

Giuseppe, assieme a Maria e Gesù bambino, fugge in Egitto dopo aver appreso che re Erode intende far uccidere il bimbo

Andando in ordine cronologico di storia, il secondo quadro è quello della fuga in Egitto. La fuga in Egitto è un episodio raccontato brevemente nel Vangelo che narra il momento in cui i Re Magi erano andati a Betlemme per adorare il bambino seguendo la stella.

Al tempo i Magi erano astronomi e astrologi, che, avendo visto sorgere la stella di questo Salvatore, partirono per Betlemme; sfortunatamente, però, fecero un'ingenuità e, credendo che stesse per nascere un grande re, andarono da Erode, che tuttavia in quel momento non aveva bambini. Quindi Erode si insospettì pensando potesse esserci qualcuno più grande di lui, perciò disse di volerlo trovare per adorarlo, cosa che non era per niente vera poiché voleva invece ucciderlo. I Magi, in seguito, sono stati avvisati da un angelo di non tornare da Erode a dirgli dove fosse il bambino e tornarono a casa passando per una strada alternativa. A questo punto Erode arrabbiato decise di far ammazzare tutti i bambini dai 2 anni in giù convinto di prendere anche quel famoso bambino che gli avrebbe portato via il trono. Un angelo avvertì Giuseppe in sogno dicendo di scappare in Egitto poiché Erode voleva uccidere il bambino.

Il Vangelo si ferma qui, mentre gli apocrifi ci raccontano anche questo viaggio; viaggio abbastanza avventuroso dove dovettero passare il deserto del Neghev, il deserto del sud d’Israele, inoltre, passare il deserto per arrivare in Egitto. Questo cammino è perciò pieno di miracoli che il bambino fece per confortare il viaggio dei genitori, per esempio fece abbassare una palma in modo tale che la madre potesse prendere un dattero per confortarsi.

Ecco perché in storia dell'arte quando qualcuno rappresenta la fuga in Egitto rappresenta spesso queste scene del viaggio. Caravaggio, in una delle scene più famose, raffigurò addirittura San Giuseppe intento a tenere un libro con un’ode alla Madonna e la fece suonare ad un angelo mentre la Madonna dormiva con il bambino. Tommaso Porta ogni tanto inserisce anch’egli questi momenti di poesia, che non si discostano dall’iconografia comune anzi, questa tela non è nemmeno tra i quadri più belli, infatti si discute sull’appartenenza del dipinto a Tommaso, ad Andrea o ad una bottega date le caratteristiche convenzionali del paesaggio e dell’assenza di particolari episodi riguardanti la Sacra Famiglia, che sull’asinello sta andando in Egitto. In realtà il paesaggio è convenzionale,con la torre, il ponte e le casette, ma interessante invece è la localizzazione per dare l’idea della fuga in Egitto, date la piramide e la palma.

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