San Girolamo penitente tra le montagne
Proseguendo sul tema della solitudine e della ricerca di Dio troviamo San Girolamo nel deserto. Questo a differenza degli altri è molto ben documentato.
San Girolamo, un personaggio straordinario del IV secolo, era un grandissimo umanista e letterato e ha vissuto alla corte pontificia come segretario del papa. Non era cardinale perché non c'era ancora il cardinalato, però resta il fatto che i pittori lo hanno sempre rappresentato vestito di rosso e col cappello cardinalizio per riconoscerlo.
Preso da tutti questi lussi della Corte, ad un certo punto ha avuto una conversione, ha rinunciato alla letteratura Pagana, ha riflettuto sulla sua esistenza ed è andato nel deserto a meditare per un certo periodo.
Lui stesso ci racconta di questo periodo e ci dice che prima abituato a mangiare bene e star bene, faticò ad adattarsi al deserto. Lì iniziò a mangiare ciò che gli capitava e faceva molte penitenze, quando era tentato dal diavolo. Pare che dicesse anche: ”Abbi pietà di me signore perché sono dannata” e meditava sul crocifisso.
Questi sono dunque i due attributi principali del cosiddetto San Girolamo penitente,qui presente, che è vestito di rosso (perché è appunto visto come un Cardinale), ha in mano la pietra e il crocifisso nel momento della preghiera penitente, e infine, il leone, di solito presente solo nei libri, era diventato suo amico dopo averlo da una spina un leone.
Questa è una delle tele di Tommaso,di un’arte elevata, con un paesaggio roccioso ma non deserto, ovviamente sabbioso, perchè una persona per stare da solo può anche semplicemente ritirarsi tra i monti. Inoltre è importante sottolineare il fatto che non manca mai l'elemento dell'acqua, come non mancano le rocce, gli alberi, il cielo e gli uccelli bianchi che volano, proprio per dare l’idea della serenità dell'atmosfera.
