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Paesaggi con ruderi e San Benedetto

Tela dal significato incerto, miracolo di San Benedetto o mistero della Trinità e Sant’Agostino?

La sala conferenze presenta le due tele più problematiche a livello iconografico. Questa centrale raffigura un miracolo di San Benedetto.Però in un catalogo del ‘43 qualcuno aveva ipotizzato che potesse essere invece un episodio legato al mistero della Trinità e a Sant’Agostino e sarebbe stato più plausibile, perché il miracolo di San Benedetto manca un po' di tutta la sua ambientazione.

Quest’ultimo narra di un padre che alla morte del figlio si precipitò al monastero di San Benedetto. Recatosi al monastero,chiese al santo di far resuscitare il figlio e quello rispose:”Chi sono io per riportare in vita tuo figlio, solo Dio può resuscitare”. Il padre insistendo lo convinse. Arrivati davanti al bambino San Benedetto pregò dicendo al Signore: “Guarda la fede di quest'uomo, guarda cosa sta facendo. Ti prego restituiscigli la vita del figlio” e il bambino resuscitò.

Nel quadro si può vedere il bambino per terra e un santo monaco che sta parlando,però manca il padre, manca la concitazione e manca il convento, mentre nella vita di Sant'Agostino c'è un episodio che potrebbe essere il soggetto di questa tela. Sant'Agostino stava scrivendo il “De Trinitate”,stava dunque meditando sulla Trinità; stava passeggiando sulla spiaggia e vide un bambino che con il suo secchiello stava prendendo dell'acqua per metterla in una buca.

Allora Sant’Agostino gli chiese cosa stesse facendo e il bimbo rispose “vado a mettere il mare qui dentro”.
Vuoi mettere il mare qui dentro? Cosa? Con il tuo secchiello vuoi metterci il mare? E questo gli disse :”Ah, e tu, nella tua testolina vuoi metterci il mistero della Trinità?” Poi il bambino scomparve, e allora lui comprese che era una visione per fargli capire come sarebbe stato impossibile capire il mistero assoluto dell’universo.

In questo caso la tela raffigura la riva del mare; abbiamo il bambinello per terra e c'è anche il santo monaco che sta indicando,come se stesse spiegando qualcosa.L'unico problema è che sembra effettivamente un Benedettino, perché è un monaco, però nel Seicento Rubens Possen, e soprattutto Lanfranco, avevano rappresentato lo stesso episodio in modo identico con Sant'Agostino vestito da monaco e il bambino per terra. Quindi al 95% questa scena rappresenta Sant'Agostino e il mistero della Trinità,la quale potrebbe inserirsi nella meditazione, proprio perché invita all'umiltà di pensiero, all’umiltà di non voler capire tutto e soprattutto il mistero di Dio, ma accettare quello che Dio dona giorno per giorno.

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