Questa è una delle tele più belle, venne divisa a metà anche se originariamente non fu pensata così. Il santo protagonista del miracolo, Placido, è rappresentato come un uomo maturo; ciò ci fa capire che il testo a cui si è ispirato il Porta è la leggenda aurea di Jacopo da Varagine un monaco.

Placido è un ragazzo però rappresentato come un uomo di età avanzata che un giorno, prendendo l’acqua dal fiume ci cadde dentro per errore; mentre la corrente del fiume lo trasportava San Benedetto,che si trovava sulla riva del fiume a pregare vide Placido annegare e immediatame disse a Mauro di salvarlo, lui cominciò a correre talmente veloce che nemmeno si accorse di camminare sull'acqua, così giunse da Placido e lo salvò. Allora tutti credendo che fosse stato Mauro a compiere il miracolo lo lodarono ma lui negò e disse che doveva essere stato Benedetto e che anche Placido disse di aver visto il suo mantello mentre veniva salvato.

La separazione della tela intera non funziona perchè a malapena si nota il corpo di Placido che sta annegando e nell’altra ci rimane solo un paesaggio, meraviglioso con tutti i piccoli paeselli del lago di Garda, ma senza protagonisti.

Nell’altra invece abbiamo un paesaggio più strutturato, possiamo ipotizzare che la chiesa potesse essere di San Giorgio in Braida o perlomeno assomigliarci o derivare da un disegno di San Giorgio,poi vediamo i due Santi in mezzo all'acqua esattamente come avvenuto nel miracolo.Nella tela è evidente la tecnica del Porta e il pennello quasi asciutto, come ordinava l'accademia di allora, la tela comincia a farsi sottile, perché nel 600 si utilizzava una tela molto grossa, nel 700 invece molto più sottile per non bloccare la luce.