L’ampio Parco è stato di recente inaugurato in occasione della“Giornata nazionale degli alberi” che si festeggia il 21 novembre di ogni anno. Il Parco è tornato, infatti, a nuova vita grazie ad un progetto di riqualificazione iniziato nel 2011. Proprio per il suo valore sia didattico - educativo che storico, l'Educandato ha commissionato in quell’anno, un progetto di riqualificazione generale realizzata attraverso lo studio di mappe, disegni e litografie storiche.
Nell'estate 2016 si è conclusa una prima fase di interventi che hanno portato ad una riconversione di un'ampia porzione di verde; oggi è infatti possibile svolgere delle attività sportive all’aperto attraverso la fruizione di due impianti da calcio e due da pallavolo. Il progetto di riqualificazione, approvato dalla Sovrintendenza di Verona, vuole riportare il parco ai fasti del passato, coniugando le esigenze odierne della didattica all’interno dell’impianto storico.
Si è creato un grande prato con tavoli da pic-nic e panchine e si sono riorganizzate in precisi settori le attività didattiche e ricreative, suddividendo le aree verdi e creando appositi spazi sportivi, utilizzabili dagli alunni dei differenti ordini scolastici durante la ricreazione e durante le ore curricolari di educazione fisica. Oltre a ciò, dall’orografia dell’area a sud-ovest è nato il nuovo teatro all’aperto capace di ospitare più di 200 spettatori, una superficie in grado di offrire nei mesi estivi l’opportunità di essere sede di spettacoli e/o eventi pubblici.
In conclusione, il nostro Parco è un vero e proprio “bosco in città” di 24.500 metri quadrati, un patrimonio ambientale, nonché un'opportunità educativa da affidare come preziosa eredità a noi studenti e le cui porte, in futuro, verranno aperte anche ai cittadini. Si tratta di un vero “polmone verde”.
Un breve excursus storico
Dicembre del ’45: poco era rimasto in piedi dell’Educandato dopo i frequenti bombardamenti alla città. Per sollevare le sorti dell’istituto e velocizzare la ricostruzione, il commissario straordinario di allora propose l’idea di provvedere alla ricostruzione dell’Istituto fidando sui mezzi e sulle possibilità del collegio stesso.
Gennaio 1951: fu presentato il progetto generale di ricostruzione da parte del Genio Civile di Verona; si prevedeva di occupare una
superficie coperta di circa 7200 mq lasciando i rimanenti metri quadrati a disposizione per il giardino, il parco e i campi da gioco. Per dar modo agli edifici di usufruire dell’esposizione più idonea e per permettere una migliore fruizione del parco e degli spazi adibiti a giardino, si adottò lo schema aperto “a pettine” costruendo due edifici allungati che si protendevano nel parco, collegati ad un corpo centrale.
Nel 1954 con il ripristino della sede dell’Istituto avvenne, di conseguenza, anche il ripristino del parco, assai danneggiato dalla guerra, sia nella ricchezza dei suoi alberi che nella sistemazione del terreno sconvolto dalle bombe. Anche per questa necessità si dovette provvedere alla cura e alla messa a coltura del parco, dell’orto e del giardino, dotandolo di nuove piante e di alberi di differenti varietà
Nel 1957 il Consiglio di Amministrazione si occupò di riorganizzare nuovamente le aree verdi e si decise di erigere le mura di cinta per delimitarlo e per proteggerlo.
Nel 1973 si costruì una pista di pattinaggio a rotelle all’aperto e si continuò l’opera di piantumazione di nuove varietà di alberi.
Arrivando ai giorni nostri, possiamo dire che l’ultima mappatura delle specie arboree presenti nel Parco si caratterizza per la presenza di ben 265 piante di differenti specie.
